Una selezione di 195 nanostorie rivedute per la stampa accompagnate da un microromanzo inedito. Il gagliardo volumetto magenta pubblicato da Primamedia Editore propone una prefazione di Marco Malvaldi e l'immagine di copertina di Silvia Mauri. La raccolta è acquistabile richiedendola in libreria, sul sito Toscana Libri, e nei più importanti shop on line come Amazon, IBS, Feltrinelli.
Intense e vibranti letture di artisti e scrittori italiani che hanno voluto omaggiare la pagina di Racconti Crestati. Piccolissime storie narrate con maestria, eleganza e grande passione. Canale YouTube
RACCONTI
LETTURE
TAVOLE
Seguite le stravaganti peripezie di Zor Rilla e Ber Ganza i due intrepidi caballeros illustrati dalla magica penna dell’artista spagnolo Javier Ellapizloco.
«Se appena ti alzi ti connetti, tieni presente che un crestato al giorno leva il medico di torno. Provare per credere. Lo garantisco perché l'ho sperimentato di persona. Ne gusto uno ogni mattina, insieme alla tisana con cui inizio la giornata. L'effetto sorriso - sorpresa - senso di appagamento è garantito e riduce, almeno per un po', le stupide e malevole provocazioni di buona parte di tutto il resto, causa di una notevole quantità di disturbi.»
- Letizia
«JCrest» - Trenta secondi di raffinato talento chitarristico. Il generoso omaggio di un musicista virtuoso, figlio d’arte: Giovanni Baglioni. Note taglienti e vorticose che descrivono l’inquietudine raccontata nelle più cupe nanostorie. Una microsinfonia noir che stuzzica le ruvide dissonanze dell’anima. S’inabissa nel subconscio per poi abbandonare l’ascoltatore in bilico, sospeso sulle enigmatiche frequenze dell’Io. Grazie Giovanni per tanta disponibilità e maestria.
«Sigla» - Lo strabiliante omaggio realizzato da Paolo Fresu per il Progetto Racconti Crestati. Un denso e tempestoso microcomponimento arrangiato da uno dei più eleganti e raffinati jazzisti italiani. Il ritmo frenetico del sogno sul quale veleggiano note sensuali e conturbanti. Monade armonica. Una perla perfetta e scintillante quanto la tromba del maestro. Grazie Paolo per questa magia che si fa tempo e battito, vibrazione acustica.
«Piano» - Una delicata armonia che intreccia il fragile sogno a tenui ricordi. L'onda calma di vaste acque, incantevole omaggio di uno dei più intensi cantautori italiani, Sergio Cammariere. Note pacifiche che scivolano morbide accarezzando speranze e soffice malinconia. Energia benigna e rigenerante, attimo materno di tenero amore. Grazie Sergio per quest'atomo di soave leggerezza nel frenetico e burrascoso turbine del vivere.
«Hogar» - Un brano scritto e cantato dall'artista cilena Daniela Henríquez basato sul microromanzo «La sorpresa». La malinconia di un testo struggente, incentrato sul viaggio e la ricerca, interpretato da una voce raffinata dalla timbrica elegante e rotonda. Migliaia di chilometri e la vastità di un oceano contro il tenue nastro intrecciato di soli 500 caratteri. C'è del prodigio e delicata poesia. Grazie Daniela per ogni nota armoniosa che incanta e stupisce.
«Flash» - L'inedita composizione della talentuosa pianista Isabella Turso, un dono gioioso riservato ai minuscoli Racconti Crestati. Nella delicata melodia la gaiezza s'intreccia al ricordo partecipando al gioco della memoria. Suoni di primavera, salici mossi da brezza leggera, ombre d'estate. Luce nel verde che riempie gli occhi, istanti di pienezza acquietati dal tempo. Grazie Isabella per questa suggestione che inonda l'anima di vibrante serenità.
«Storia» - Parole profonde nascoste in versi leggeri. Un tenero tributo realizzato dalla voce raffinata di un'artista impareggiabile, Patrizia Laquidara. Poesia morbida e carezzante pensata per Racconti Crestati. Brezza pacifica che trasporta profumi dal tempo, lo scintillio di onde al meriggio mentre tende vaporose si gonfiano d'intimo ricordo. Grazie davvero Patrizia per un dono ricercato che risuona della fragorosa bellezza di un'anima incantevole.
«Il persecutore» - Schegge affilate che scivolano sotto pelle dischiudendo spazi d'angoscia e trepidazione. Un'emozionante melodia realizzata del magistrale sassofonista argentino Javier Girotto che regala a Racconti Crestati un frammento di mistica inquietudine. Note taglienti che aprono nell'animo trafitture d'antica malinconia. Grazie Javier per lo scuro turbamento che solo scendendo nel profondo è possibile scovare.
«Vento» - Veleggiare armoniosi tra le tiepide sfumature di un tramonto. Rilassarsi volteggiando nelle calde tonalità degli ultimi bagliori di un giorno perfetto. Luca Colombo regala a Racconti Crestati quest'inedita versione di un suo magico brano. Al margine dei deserto vorticano grani d'eterno, soffi instancabili e delicati li trasportano leggeri per nostra meraviglia. Grazie Luca per queste vibrazioni che rigenerano lasciando un ricordo mai vissuto.
«Bluesy» - Note palpitanti, tempesta acustica, fluida potenza. Andrea Braido, eclettico polistrumentista e chitarrista immenso, realizza per Racconti Crestati un quanto elementare d’energia sonora. Lo sciogliersi nel legarsi, l’intreccio tagliente di armonie viscerali, il canto rabbioso dello strumento. Alzare il volume per assorbire ogni vibrazione, sino all’ultima infinitesima cresta d'onda. Grazie Andrea per questa pillola vitalizzante.
Racconti Crestati sono estremamente pratici nel loro formato minimal su Instagram. Pronti all’uso, possono essere alleati preziosi durante le lunghe attese metropolitane. Ottimi per riequilibrare la salute mentale nelle giornate di profondo stress lavorativo. La loro lettura casuale inoltre può accendere guizzi d’impensabile creatività definendo nuove soluzioni a problematiche reiteranti. Nelle loro infinite colorazioni sono abbinabili con semplicità ai look più stravaganti. Non resta che seguire i Crestati anche per immagini.
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RECENSIONI
«Bemolle»
Alessio Zonno
«Il patto»
Valentina Muzzi
«Plié»
Giacomo Michelon
«Sinceramente ciò che conta non è tanto quello che dico ma quello che scrivo. Ecco adesso l'ho detto». - R.B.
Essendo questa una sincera autobiografia posso affermare con genuina naturalezza di essere nato sotto un cavolo cappuccio non geneticamente modificato. Curato e vezzeggiato sin dal germe della vita e cresciuto nel pieno rispetto dei cicli naturali. La brassica intendo. Quanto a me, il suo frutto, ho radici sincere. Buone. Negli anni non ho temuto le tempeste del vivere né la malastagione. Mi sono sempre difeso quasi sviluppando spine per poi sbocciare al meglio durante la mia primavera. Come tutti, prima di trovare la vera amicizia, sono stato infastidito da numerosi parassiti, ma si sa, capita durante la crescita. La chimica si è fatta sentire nell'adolescenza, non posso negarlo, ma gli ambienti insalubri non mi hanno appestato, né sono stato inquinato da processi innaturali. Di carattere agreste ho coltivato interessi pratici, sodi come della buona terra odorosa. Infine, secondo la breve filiera del viaggio, è arrivato l'amore, il nocciolo puro della mia essenza. Al momento inizio ad appassire, è risaputo che noi animi veraci tendiamo a rovinarci con palese velocità. Prima di ammuffire comunque c'è ancora mercato. Questo è il succo. Ah, dimenticavo il mio colore preferito è il verde.